Manager: Il seme del risultato
Li chiamano Manager. Ma chi sono? Se andiamo a leggere una loro definizione troveremmo:
“persona che coordina un’azienda o un settore avendo anche mansione di direzione e organizzazione nei confronti dell’attività di collaboratori e connesso potere decisionale”.
Personalmente mi piace più semplificarla in una definizione propria manageriale che li definisce Manager in quanto soggetti che devono rispondere a una duplice responsabilità: responsabilità dei collaboratori e responsabilità del risultato.
Ancora quasi immerso, almeno per il ricordo, in un periodo di vacanza che per qualche settimana mi ha fatto assaporare momenti di relax, combinati a tavolate con amici, fatte di piatti semplici ma gustosi, di buone chiacchere, una maglietta sopra le braghette, un buon bicchiere di vino bianco frizzante e ghiacciato e per quanto mi riguardo un buon toscano, sento ancora il gusto di quei sapori.
Pur non volendo prendere le sembianze di un sopraffino chef, piacevolmente in più di un’occasione mi sono misurato ai fornelli per offrire ai miei compagni di serata una buona spaghettata pomodoro e basilico, piuttosto che un buon pesce al cartoccio saporito che si prepara con il pesto al basilico.
Entrambe le mie proposte culinarie, che sempre hanno visto leccarsi i baffi anche a chi non li ha, debbono il loro successo soprattutto al basilico. Sugli spaghetti è indispensabile per dargli quel senso di freschezza e profumo, per il pesto che guarnisce il pesce al cartoccio, è indispensabile.
Ho il privilegio di avere piantato piantine di basilico e rammento quando, ancora neofita, mia moglie mi invitava a irrorarlo di acqua nella giusta misura, di esporlo con costanza al sole e soprattutto di non spogliarlo di troppe foglie quando non era ancora rigoglioso. Insomma in una parola, di volergli bene, di accudirlo, di farlo crescere, di farlo esprimere, così da potere essere garanzia di un buon risultato, sia in abbinamento al primo che a composizione del secondo.
Credo che occuparmi con attenzione, scrupolo e amore nel fare crescere le mie piantine di basilico, sia stato l’elemento principale per potere offrire ai miei amici un buon risultato.
Mi chiedo se quelli che chiamano Manager e mi viene da pensare ad alcuni, ma non pochi, manager pubblici, che a fronte di risultati che definirli disastrosi corrisponderebbe a un complimento, si sono sentiti responsabili dei risultati loro e dei loro collaboratori e quanta dedizione hanno messo nell’adoperarsi perché crescessero nelle loro funzioni.
Il pubblico fa risonanza e sa di grande, di grosso. Noi, per fortuna o per struttura, nelle nostre piccole e medie aziende dobbiamo curare un orto più ridotto, più contenuto, sapendo bene che se intendiamo essere dei manager e non dico ancora dei buoni manager, dobbiamo rispondere alla responsabilità di farli crescere, sapendo che i loro risultati, saranno i nostri risultati.